L'arte nel Medioevo era basata soprattutto sull'iconografia di santi e immagini celestiali. L'uomo viveva nel timore di Dio e questo suo stato d'animo si riperquoteva nell'arte. Il rinascimento segna un periodo di svolta del pensiero umano. L'uomo infatti inizia a comprendere ed accettare la propria importanza e riconosce il suo ruolo al mondo. Il nuovo pensiero si traduce in arte, attraverso lo studio di figure più vitali, rappresentazione di spazi reali e narrazioni di storia cristiana attraverso la visione umana e non eclesiastica. I pittori diventano iniziano a creare il mondo su tavole, affreschi e pale d'altare. Le prime opere rinascimentali appartengono Giotto e Masaccio, seguite dalle momumentali rappresentazioni di Leonardo, Raffaello e Michelangelo. La patria di appartenenza del rinascimento è l'Italia, seguita da Germania e Fiandre. I tratti rinascimentali italiani tuttavia si differenziano da quelli d'oltralpe: gli artisti italiani focalizzavano la sua attenzione sulla rappresentazione della prospettiva e dello spazio, mentre i pittori tedeschi e fiamminighi erano maggiormente interessati alla minuziosa rappresentazione del mondo esterno.