Fenomeno stilistico che si sviluppa principalmente nel campo architettonico. Ha inizio negli anni settanta e rimane attivo fino alla fine del secolo. Post modern indica la consapevolezza che il progresso ha raggiunto un limite: non si riesce a creare nulla di più moderno, lo sviluppo che precedentemente veniva consideraro continuo è arrivato ad una fase di stasi, quasi di ritorno. Il concetto di Post Modern nell'arte e nella cultura in generale assume un significato diverso: gli autori infatti, con la consapevolezza che ormai tutto quello che si poteva fare è già stato fatto, iniziano a concentrarsi sul significato di 'citazione', che segna in modo evidente le tendenze artistiche considerate post modern. Un altro fattore altamente considerato in questo periodo è la memoria: come precedentemente detto, la storia del passato è il deposito di tutto ciò che è già stato detto, quindi è da questo deposito di memoria che bisogna scegliere cosa citare. Tuttavia le citazioni utilizzate nel post modern non sono falsificazioni storiche come quelle a cui si rifacevano l'eclettismo storicistico ottocentesco, ma si tratta utilizzare le memorie del passato per far rivivere solamente QUEL frammento, scelto da culture e storie diverse; all'artista viene data così la possibilità di 'comporre'. Il post modern nelle arte figurative si sviluppa soprattutto negli anni ottanta, con tratti artistici ripresi da diverse correnti: Transavanguardia, Citazionismo, Pittura Colta e Nuovi Nuovi. Le diversità tra queste correnti sono notevolissime e riguardano, oltre che lo stile, il diverso ricorso alla memoria. Nel caso della Transavanguardia la memoria è quella delle esperienze avanguardistiche di inizio secolo, con particolare predilizione per l’espressionismo. Gli artisti della Pittura Colta guardano invece alla storia dell’arte neoclassica o barocca, traendo di lì la loro diversa poetica e stile. I Nuovi nuovi praticano invece un citazionismo disimpegnato, talora ironico, fatto non solo di motivi iconici ma anche di motivi aniconici e decorativi. In tutti prevale comunque l’atteggiamento di chi non è più obbligato a guardare affannosamente avanti alla ricerca continua del nuovo, ma può tranquillamente e senza inibizioni girarsi alle spalle e rimeditare sul proprio passato e sulla propria memoria.