Il Novecento, oltre ad essere il nome di un importante secolo per l'arte, rappresenta un movimento artistico che influenza diversi settori artistici, principalmente le arti figurative, la letteratura e la musica. Il periodo di massima esplosione di questo movimento risale agli anni 20 e 30 del secolo scorso. La corrente artistica trova la sua espressione del clima generale di 'ritorno all'ordine', traendo ispirazione dalle forme pure e nette dei Primitivi già esaltati dalla forma-volume di valori plastici. I soggetti principali dell'arte del Novecento sono le nature morte, i paesaggi, i ritratti e le scene di vita quotidiana, interpretate secondo una visione statica a atemporale. Trampolino di lancio per questa corrente è la mostra del 1922 presso la Galleria Pesaro di Milano, dove artisti come A. Funi, E. Malerba, P. Marussig, U. Oppi e M. Sironi espongono le proprie opere d'arte. Il movimento si afferma ufficialmente nel 1924, presso la Biennale di Venezia e successivamente trova massima espressione della Prima e Seconda Mostra del Novecento Italiano, Milano, 1926 e 1929. Il movimento viene riconosciuto grazie al sostegno teorico di M. Sarfatti, che cerca di definire la corrente. Nonostante l'impegno rivolto alla definizione della corrente, il Novecento rimane un movimento piuttosto variegato, in quanto interpretato da numerosi artisti che rispettivamente prendono posizioni differenti rispetto ai valori epico-popolari imposti dal regime fascista degli anni trenta.