Corrente artistica che vede "l'evento" come tema principale dell'opera. Mentre i movimenti artistici precedenti puntavano sulla rappresentazione di un oggetto, gli artisti dell'happening creano un progetto di azione, nella quale il pubblico viene coinvolto attivamente, sottraendolo dal ruolo di estraneo ed immettendolo in rapporto attivo con l'evento artistico. L'azione creata dall'artista non avviene in luoghi convenzionali come gallerie o musei, ma negli spazi della città, dove l'artista si reca ed irrompe con il suo gesto. Happening, infatti, é un gesto d'irruzione nello spazio quotidiano, organizzato in tempi e luoghi ove non é prevista la presenza della produzione artistica. L'evento si sviluppa dunque secondo una improvvisazione che rompe le abitudini mentali dello spettatore. Happening è fortemente collegato con il Gutaj giapponese. Per realizzare un'opera happening, il punto di partenza è un semplice canovaccio, su cui si innestano una serie di gesti minuti e quotidiani, che grazie alla loro semplicità permettono di coinvolgere il pubblico. Così entra nell'arte il tempo come durata reale. L'azione avviene infatti in uno spazio ed in tempi definiti in cui il risultato è costituito dall'esperienza collettiva e i segni che ne restano, le fotografie, sono i documenti di un tempo vissuto. L'Happening nasce dall'atteggiamento interdisciplinare di John Cage verso l'arte, e si sviluppa, dal 1958 in poi, con il lavoro dell'allievo di Cage, Allan Kaprow e Robert Whitman.