Movimento artistico sviluppatosi in Italia tra la fine degli anni settanta e la metà degli anni ottanta. L'anacronismo nasce come contrapposizione alle correnti del periodo: esso infatti si oppone al concettuale internazionale, alla pratica delle istallazioni ed a tutte le tecniche multimediali. L'anacronismo viene inizialmente promosso da Maurizio Calvesi, critico d'arte che presentò alla Biennale di Venezia del 1984 alcuni artisti particolarmente rilevanti per il carattere provocatorio e i chiari segni di rottura verso gli attuali canoni artistici. Gli anacronisti si richiamano ad un background culturale neo-umanistico tipicamente italiano, riformulano pittoricamente un soggetto e contaminano liberamente iconografie 'classiche'. I principali esponenti del movimento sono Carlo Maria Mariani, Franco Piruca, Alberto Abate, Stefano Di Stasio, Ubaldo Bartolini, Paola Gandolfi, Omar Galliani. Anche Salvo e Luigi Ontani possono essere considerati anacronisti, anche se la loro pittura è più orientata verso il gruppo dei Nuovi nuovi.